Come un crescere d’ortiche

velasco
 
 

Ieri ti ho scritto una poesia
ma poi ci ha piovuto sopra.
Avevo lasciato il finestrino aperto.
Parevano un segno dal cielo
quelle lettere sbavate,
di poco conto. Non fosse
che Dio te l’abbiamo visto accanto
ieri, seduto in una carrozzina,
nel posto dove tu non muori.

 
 
 
pieropizzicannella
 
 

Curo la casa come tu fossi
con me, spazzo la polvere,
ti chiedo d’aiutarmi con lo
straccio, ma tu non rispondi.
E prendo anche il tuo sedere
tutto tra le mani ma tu
non dici nulla, non dici
“dobbiamo lavare a terra, dai”.

 
 
 
zec2lav
 
 

Non esiste una stagione sola
mi pare d’avere letto da qualche parte.
Poi ascolto i poeti passare
come migrazioni di mosche
e zanzare, qualche verso
ben fatto, un tacco, una gonna
che tiene per mano qualcun altro.
La sottile miopia dello stare a lato
.

 
 
 
zigaina
 
 

A un certo punto della vita
quello che hai vissuto non importa più.
Restano le cassette delle lettere
che paiono un bianco e nero
nemmeno sfumato, senza nomi.
Quelli sono andati ormai da tempo.
Resta un guardare le cose andare
come un crescere d’ortiche.

 
 
 

Le immagini sono per la maggior parte tratte e ispirate dal lavoro dello Stampatore d’Arte Albicocco, di cui due piccoli articoli qui e qui

 
 
 
 
 
 
 
ilcoloredellacqua
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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