Akiko Yosano – poesie

Akiko-Yosano-2
 

Per concludere questi tre giorni in cui mi sono occupato di Haiku (qui e qui) voglio introdurre una piccola raccolta di testi di Akiko Yosano. Una voce leggerissima ma sensuale, mai realmente penetrante ma dolcissima. Ed è la sua dolcezza che spicca come materia poetica evocata. Anche quando la consapevolezza della propria femminilità diviene arma (anche involontaria) la poetessa mantiene uno sguardo tenue, riflessivo, sensuale. Ed è forse quest’ultima definizione di sensualità che merita l’appellativo di poesia erotica.

Si conosce poco della vita privata della poetessa Akiki Yosano, ma la sua letteratura è davvero importante se si vuole approfondire la poesia nipponica. Proto femminista, pacifista, riformatrice sociale, poetessa. Questo fu Akiko Yosano. Fu una delle voci più famose e controverse della poesia giapponese della prima metà del Novecento. Figlia di un ricco mercante di Sakai, nella prefettura di Osaka, nacque il 7 dicembre 1878 e il suo vero nome era Shiyo Yosano. Fin dai tempi della scuola superiore scrisse poesie per varie pubblicazioni, in particolare la rivista di poesia Myōjō edita da Tekkan Yosano., giovane ed intraprendente editore che iniziò all’arte della poesia Tanka la futura Akiko, diventandole in seguito anche il marito. La sua opera più importante fu la raccolta Midaregami, pubblicata nel 1901. Il suo poema “Kimi Shinitamou koto nakare” (Tu non morirai), fu musicato e divenne inno di protesta durante la guerra russo-giapponese. Akiko fondò poi una scuola per l’educazione femminile e divenne paladina dei diritti delle donne. Alla sua produzione poetica seguirono Koōgi “Piccolo ventaglio”, 1902; Maihime “La danzatrice”, 1906. La Yosano affiancò libri di saggi (specie sulla condizione femminile), racconti per bambini, cronache di viaggi, impegnandosi anche nella versione in giapponese moderno (1938-39) del Genji monogatari. Morì a causa di un infarto il 29 maggio 1942.

 
 
 
 
 
 
Per punire
gli uomini dei loro peccati infiniti
Dio mi ha dato
questa pelle chiara
questi lunghi capelli neri.

 
 
 
 
 
 
Dopo il mio bagno
alla sorgente calda
questi vestiti
sono ruvidi alla pelle
così come il mondo

 
 
 
 
 
 

Appoggio il mio corpo al cancello
e mi perdo in pensieri
infiniti
guardo il vento autunnale
passare sui fiori rossi.

 
 
 
 
 
 

Che essere umano
potrebbe punirmi?
Non è il candore del mio braccio,
che accolse la sua testa,
degno di un dio?

 
 
 
 
 
 

Da cuore a cuore
pensieri diversi – eppure
la brezza dei pini
e la stessa che sfiora
le gote dell’amica e le mie.

 
 
 
 
 
 

Amore o sangue?
tutta la primavera
è in questa peonia che mi ossessiona,
scende la notte, sono sola,
sola senza una poesia.

 
 
 
 
 
 

Dopo il bagno
mi guardo nello specchio,
e, osservando il mio corpo,
sento che ancora rimane qualcosa
di ieri: un certo sorriso…

 
 
 
 
 
 

Mezzo vestita
di una seta leggera
dal colore rosso pallido…
non pensare male: di’ loro
che si sta godendo la luna…

 
 
 
 
 
 

Via Lattea:
a letto, con lui,
apro la tenda
e guardo come, all’alba,
si separano due stelle.

 
 
 
 
 
 

Sebbene così fragile
e così breve l’amore,
ha sangue troppo giovane
questa ragazza, per bruciare
poesie di primavera.

 
 
 
 
 
 

Senza chiederci
se sia giusto o sbagliato
se la vita futura
se la fama… Tu e io
ci amiamo e ci guardiamo.

 
 
 
 
 
 

Ho sentito, non so perché
che tu mi aspettavi
e sono uscita – Nella notte
improvvisa spuntò la luna
sui campi in fiore.

 
 
 
 
 
 

Capelli neri
arruffati in mille trecce.
Arruffati i miei capelli e
arruffati i miei arruffati ricordi
delle nostre lunghe notti d’amanti

 
 
 
 
 
 

Stringi il mio seno,
apri il velo del mistero.
Un fiore vi sboccia,
cremisi e fragrante.

 
 
 
 
 
 

Attraverso i pini
tanto sulle sue guance che sulle mie
la brezza
tuttavia a quel punto stranieri
i nostri pensieri.

 
 
 
 
 
 

Spingendo dolcemente
ho schiuso quella porta
che chiamiamo mistero.
Mammelle turgide
strette nelle mani.

 
 
 
 
 
 

Se qui adesso
ripenso al percorso
della mia passione,
somigliavo a un cieco
senza paura del buio.

 
 
 
 
 
 

4 pensieri su “Akiko Yosano – poesie

Lascia un commento